Ray Douglas Bradbury, autore di più di 500 opere letterarie, nacque a Waukegan, nell’Illinois il 22 agosto 1920. Bradbury si trasferì con la famiglia a Tucson, in Arizona, all’età di 6 anni, ma ritornò a Waukegan l’anno successivo. Nel 1932 il padre perse il lavoro e la famiglia ritornò a Tucson, per ritornare poi a Waukegan solo l’anno seguente. Nel 1934, quando Bradbury aveva 14 anni, la famiglia si trasferì permanentemente a Los Angeles, in California. Sebbene questa fosse la sua ultima residenza, il signor Bradbury considerava Waukegan come la sua città natale e la usò come ambientazione di due suoi romanzi, sotto lo pseudonimo di Green Town.
Nella sua giovinezza, Bradbury sviluppò un interesse per la magia tale da aspirare a diventare mago. Incoraggiato dalla famiglia a sviluppare la sua creatività, Bradbury si dedicò alla scrittura in giovane età e, si potrebbe dire, diventò un mago davvero. Nel 1937, all’età di 17 anni, Bradbury divenne membro della Los Angeles Science Fiction League, grazie alla quale pubblicò la sua prima opera. Il primo racconto breve di Bradbury venne pubblicato su “Weird Tales” quando aveva 20 anni. Questa fu la prima sua opera pubblicata da scrittore a tempo pieno. Tra le altre, si possono citare Dark Carnival (1947), Cronache marziane (1950), L’uomo illustrato (1951), Le auree mele del sole (1953), L’estate incantata (1957), Il popolo dell’autunno (1962), La morte è un affare solitario(1985), The April Witch (1987), Death Has Lost Its Charm (1987), Viaggiatore del tempo (1988), La follia è una bara di cristallo (1990), Folon's Folon's (1990), Lo zen nell’arte della scrittura. Libera il genio creativo che è in te (1991), A Chrestomathy of Ray Bradbury: A Dramatic Selection (1991), e l’intramontabile Fahrenheit 451 (1953).
Oltre ai numerosi libri e racconti brevi, Bradbury scrisse per anni sia per Alfred Hitchcock Presents che per The Twilight Zone (Ai confini della realtà). Scrisse due musical, produsse le rappresentazioni drammatiche di alcuni suoi romanzi, e scrisse la sceneggiatura di Moby Dick del 1953. Il suo programma televisivo, The Ray Bradbury Theater, vinse numerosi premi e da cinque suoi romanzi (Fahrenheit 451, The Beast from 20,000 Fathoms, It Came from Outer Space, The Illustrated Man, and Something Wicked This Way Comes) sono stati realizzati dei famosi film. Bradbury fu consulente alla Fiera Mondiale del 1963 e aiutò nella progettazione dell’attrazione Spaceship Earth nel parco a tema EPCOT al Disney World, in Florida. Inoltre, Bradbury lavorò come consulente in progetti di infrastruttura urbana e costruzione di metropolitane.
Sebbene Ray Bradbury sia conosciuto soprattutto come scrittore di fantascienza, non si limitò soltanto a quel genere, ma produsse anche opere teatrali e di realismo psicologico. Oltretutto, sarebbe scorretto limitare le sue opere fantascientifiche dal significato più filosofico, come Fahrenheit 451, al solo genere della fantascienza. Fahrenheit 451 è sia un’opera di critica sociale, comparabile a 1984 di Orwell e a Brave New World di Huxley, sia un’opera di fantascienza. Bradbury scrisse anche libri di genere horror, fantasy, gialli, e molti, in particolare i suoi racconti brevi, rifiutarono completamente il soprannaturale per indagare piuttosto i temi della meraviglia infantile di fronte al mondo, dell’amore, della nostalgia e della speranza. Le opere di Bradbury diedero un contributo alla letteratura americana su più fronti e fu tra i pochi autori che riuscì a intrattenere allo stesso modo sia i giovani che gli adulti.
Bradbury ricevette numerosi premi letterari, tra cui: l’O. Henry Memorial Award; il Benjamin Franklin Award; l’Aviation-Space Writer's Association Award per il miglior articolo sullo spazio in una rivista americana; il World Fantasy Lifetime Achievement Award; e il Science Fiction Writers of America Grand Master Award. Nel 2000 la National Book Foundation lo insignì del premio per il suo “Distinguished Contribution to American Letters”. Senza dubbi, il riconoscimento più unico e appropriato che ricevette fu però il cratere lunare Dandelion così denominato dal suo romanzo Dandelion Wine.
Bradbury, padre di quattro figlie, Susan, Ramona, Bettina e Alexandra, e nonno di molti nipoti, visse a Los Angeles fino alla fine dei suoi giorni, dove continuò a scrivere e a raccontare, a dipingere e a collezionare opere d’arte messicane. Ebbe un infarto nel 1999 ma continuò a pubblicare libri a un ritmo prodigioso. I suoi ultimi lavori comprendono The Homecoming (2006), Let's All Kill Constance (2002), and One More for the Road (2002), una raccolta di racconti brevi. Sebbene fosse uno tra gli eminenti scrittori di fantascienza della sua generazione, fu anche una persona avversa alla tecnologia: non guidò mai un’automobile e non aveva fiducia in Internet, nei computer e negli sportelli bancomat.
Quando Bradbury morì il 5 giugno 2012, all’età di 91 anni, molti critici lo elogiarono come uno dei migliori scrittori di fantascienza e di tutti i tempi. Milioni di fan gli resero omaggio dopo la sua morte, compreso il Presidente Obama, che disse: ‹‹Per molti americani, la notizia della morte di Ray Bradbury ha portato subito alla mente immagini del suo lavoro, stampate nelle nostre menti, spesso da quando si era giovani. Il suo dono per lo storytelling ha rimodellato la nostra cultura e ampliato il nostro mondo. Ma Ray aveva anche capito che la nostra immaginazione poteva essere usata come strumento per comprendere meglio il mondo, come veicolo di cambiamento e come espressione dei nostri valori più preziosi. Non c’è dubbio che Ray continuerà a ispirare molte generazioni con la sua scrittura e il nostro pensiero va alla sua famiglia e ai suoi amici.›› In tutto il mondo, i lettori piansero e celebrarono il prolifico scrittore.