La foresta
L'ambientazione principale della commedia è la foresta nelle vicinanze di Atene, in Grecia: è presentata sia come luogo di rifugio dall'atmosfera rigida e composta della città sia come posto carico di mistero. La natura ignota della foresta è ciò che contribuisce a dare all'opera un'aurea onirica, visto che i personaggi sono costretti a muoversi in territori semisconosciuti mentre vengono di volta in volta manipolati dalle creature del bosco.
Il ricordo di Titania
Come sua difesa per aver tenuto con sé il ragazzo rapito, Titania ricorda di quando era solita trascorrere il tempo con la madre del ragazzo prima della sua morte. Un ricordo ricco di atmosfera a livello sentimentale e fisico, aspetto che ha portato molti studiosi a sostenere che i dettagli forniti da Titania enfatizzino l'interesse di Shakespeare per i temi riguardanti l'amicizia e l'intimità ambigua fra donne.
Ermia ed Egeo
Nel momento in cui Ermia protesta per via del matrimonio programmato con Demetrio, Teseo le rammenta che deve pensare a sé stessa come una forma di cera modellata dal potere di suo padre. Questa immagine svela la nozione di controllo patriarcale sostenuta da Teseo nonché l'approccio adottato nel governare la città di Atene. Ermia respinge del tutto questa condizione con la fuga nella foresta con Lisandro, dimostrando così la sua indipendenza lontana dal controllo paterno.
Luogo immaginario
In molte delle produzioni moderne di Sogno di una notte di mezza estate, la performance è caratterizzata da un'atmosfera simile a quella di un sogno, con luci che brillano, strani rumori e buio. Questi elementi teatrali sottolineano l'intenzione di far vivere un'esperienza surreale e irreale ai propri personaggi, cercando di convincere anche il pubblico di una simile sensazione e sollevando domande in merito al confine entro il quale la rappresentazione stessa può essere definita “sogno”.