Parte prima: Il focolare e la salamandra
Riassunto
Ambientato nel Ventiquattresimo secolo, Fahrenheit 451 si apre con il protagonista, Guy Montag, nel mezzo di una tipica notte di lavoro. Montag è un pompiere e nel Ventiquattresimo secolo i pompieri bruciano le case in cui sono custoditi libri, il cui possesso è illegale; bruciare libri e case conferisce a Montag un senso di felicità e di soddisfazione. Bradbury scrive: “Montag piegò le labbra nel sorriso cattivo degli altri pompieri, anneriti e respinti dalle fiamme”. Mentre Montag sta tornando a casa dal lavoro quella notte, incontra Clarisse McClellan, la giovane diciassettenne vicina di casa. Subito Montag è sbalordito e attratto dalla precoce curiosità della ragazza. Lei ama la natura, non guarda la televisione e odia le automobili che viaggiano a una velocità elevata; lo interroga sulla sua visione del mondo, lasciandolo con la domanda “È felice, lei?”. Clarisse lascia un segno profondo in Montag e lui continua a riflettere sul loro breve incontro e sul suo diverso modo di vedere il mondo. Dopo qualche tempo, Montag arriva ad accettare la sua risposta alla domanda di Clarisse: non è felice. Montag entra nella sua casa moderna e si ritira nella sua stanza dove scopre che la moglie, Mildred, è andata in overdose per aver preso dei sonniferi. Scioccato, chiama subito i paramedici, che arrivano a casa, fanno la lavanda gastrica a Mildred e le fanno una trasfusione completa servendosi di vari strumenti tecnologici. Nessuno dei paramedici è un dottore, cosa che Montag trova inaspettata; tuttavia i paramedici spiegano che svolgono queste stesse procedure più volte a notte e che si tratta di un evento regolare. Quando i medici se ne vanno, Montag, sollevato ma ancora scosso, riflette sulla natura distaccata e tragica della società in cui vive. La mattina seguente, Millie riprende la sua routine quotidiana senza pensare all’episodio della notte passata. Quando Montag tenta di discutere di quanto accaduto, Millie reagisce in modo incredulo, desiderosa di spostare l’attenzione sulle distrazioni delle “radioconchiglie” che ha sempre alle orecchie e sulle persone che vede in televisione, che lei considera la sua “famiglia”. Sulla strada per il lavoro Montag si imbatte di nuovo in Clarisse e lei gli pone altre domande sui suoi sentimenti verso la moglie e il lavoro. Arrivato alla caserma dei pompieri, Montag oltrepassa il Segugio Meccanico, un enorme cane poliziotto robotico che, una volta impostato sull’impronta chimica di una persona è in grado di localizzarla e annientarla. Montag è spaventato quando il segugio gli ringhia contro e rivolge la sua preoccupazione al suo capo, il capitano Beatty. Questi minimizza il problema, trattando con sufficienza l’avversione di Montag per il segugio. Nella settimana seguente, Montag vede Clarisse tutti i giorni e non vede l’ora delle conversazioni con l’eccentrica e curiosa ragazza; è rattristato quando non vede più Clarisse durante le passeggiate da e verso il lavoro. Sentendo notizie, alla radio e alla televisione, di una possibile guerra imminente, Montag diventa sempre più pensieroso riguardo il suo lavoro e la gente a cui distrugge libri e case. Una sera i pompieri vengono chiamati in una vecchia casa dove la proprietaria, un’anziana signora, si rifiuta di andarsene. Con aria di sfida, la donna insiste nel voler morire tra i suoi libri e, alla fine, appicca lei stessa il fuoco che le toglierà la vita insieme alla casa e ai libri. Nel caos, Montag ruba uno dei libri della donna e lo porta via con sé quella sera; torna a casa sconvolto dalla morte della donna e nervoso per il possesso illegale del libro. Mentre lui e Millie si trovano nei rispettivi letti singoli, Montag dice di non riuscire a ricordare come e quando si sono incontrati. Chiede a Millie se lei si ricorda, ma lei dice di no e non se ne preoccupa. Montag è sopraffatto dai pensieri sul suo matrimonio privo di amore e sulle moderne tecnologie nella quali la moglie è immersa durante le giornate. Lui le chiede di Clarisse, che non vede da giorni, e Mildred risponde che si era dimenticata di dirgli che la ragazza è stata investita da un’automobile ed è morta quattro giorni prima; da quel momento la famiglia si è trasferita. Al sentire questa notizia, Montag, molto turbato, non riesce a credere che Millie si sia dimenticata di dirglielo. Si addormenta con il libro rubato nascosto sotto il cuscino. Al mattino, Montag si sveglia sentendosi male, non sa se andare o no al lavoro. Millie risponde in modo incredulo e seccato piuttosto che in modo comprensivo, viceversa Montag è infastidito dalla mancanza di interesse nei suoi confronti. Il capitano Beatty parla a Montag e capisce che si sente male e vorrebbe prendersi la serata libera. Gli fa una predica su come la società si è evoluta nell’attuale era tecnologica, lasciando poco spazio per coloro che si distaccano dalla conformità che ora domina. Beatty sostiene che le persone non sono nate uguali, ma sono le leggi e le norme che le hanno rese uguali. Secondo lui, nel sistema attuale, dove delle uniformi convenzioni sociali si sono imposte sul libero pensiero individuale, le persone sarebbero meno propense a offendersi e perciò starebbero meglio. Mentre Beatty fa visita ai Montag, Millie sta sistemando nervosamente la camera da letto. A un certo punto cerca di rigonfiare il cuscino di Montag ma, siccome lui vi ha nascosto un libro, non glielo lascia fare. Millie insiste e mette la mano sotto il cuscino e, sentendo il profilo di un libro, rimane scioccata. Sebbene non denunci il marito, chiede a Beatty cosa succederebbe se un pompiere portasse a casa un libro. Beatty accenna al fatto che i pompieri, a volte, sono sopraffatti dalla curiosità per ciò che bruciano perciò ogni tanto rubano un libro. Se accade, continua, hanno ventiquattro ore per bruciarlo senza conseguenze prima che i colleghi lo debbano fare al posto loro.In Montag sale il terrore che Beatty sappia che lui ha rubato non solo uno, ma quasi venti libri nel corso nella sua carriera. Si sente costretto a svelare a Millie il suo segreto e a mostrarle la sua raccolta. Lei va nel panico e insiste che debbano bruciarli. Prima che il problema venga risolto, qualcuno bussa alla porta, inducendo il terrore sia in Montag sia in Millie. I due non rispondono e alla fine il visitatore va via, lasciando la coppia da sola con la loro biblioteca illegale. Tra le proteste della moglie e le dichiarazioni sull’inutilità dei libri, Montag ne apre uno e inizia a leggerlo.
Analisi
“Il focolare e la salamandra”, la prima delle tre parti di cui si compone Fahrenheit 451, è la cronaca dell’infelicità e dell’insoddisfazione del protagonista e segna l’inizio del suo desiderio di cambiare vita. In questa sezione, Bradbury porta avanti l’idea che senza la libertà di cercare la verità è impossibile trovare piena soddisfazione. Questo concetto viene espresso attraverso il chiaro contrasto tra i tre personaggi principali che incontriamo in questa parte del romanzo. Millie è inconsapevole e disinteressata al libero pensiero. È così depressa che rifugge la realtà in quanto costantemente in balìa delle sue “radioconchiglie”, degli schermi televisivi appesi alle tre pareti del salotto e della dipendenza da sonniferi. Millie non riconosce neppure la sua insoddisfazione e rifiuta di ammettere che ha tentato di suicidarsi. Al contrario, Clarisse è pienamente soddisfatta della sua vita; è curiosa del mondo e presta grande attenzione alla natura, alle costruzioni sociali e al comportamento delle persone intorno a lei. Clarisse proviene da una famiglia in cui le persone si siedono attorno a un tavolo e parlano animatamente, cosa che Montag trova sconcertante. Sfortunatamente, Clarisse è vittima di un incidente d’auto, uno di quegli aspetti della società che lei disprezza così tanto. Montag, invece, rappresenta una via di mezzo tra i due estremi di Millie e Clarisse. Nonostante una volta abbia pensato di essere felice, Montag si rende conto che la società non è perfetta come molti credono che sia. Grazie all’amicizia con Clarisse, Montag scopre un senso di curiosità e di sete di conoscenza che fino a quel momento ignorava. Prima con Clarisse e poi attraverso i libri, Montag imbocca la strada verso la libertà e la felicità. In Fahrenheit 451, Bradbury usa i libri da bruciare come simbolo del potere di censura vigente in questa società futuristica. Sembra che l’autore voglia mettere in guardia da quello che potrebbe accadere in una società che permette all’anti-intellettualismo di diffondersi e alla tecnologia di prendere il controllo della società. Si può dire che questa sezione del romanzo, scritta subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, fornisca uno sguardo su come il mondo si sarebbe sviluppato se Hitler avesse vinto. Allo stesso tempo, Bradbury allude al maccartismo dilagante nell’America di quel tempo. La Commissione per le attività antiamericane, promossa dal senatore McCarthy, raccoglieva testi per una “valutazione” finalizzata alla censura dei contenuti ritenuti “antiamericani”; il senatore McCarthy sosteneva che molti uomini e donne del campo artistico, tra cui noti scrittori, dovevano essere censurati perché li riteneva di idee comuniste. “Il focolare e la salamandra” introduce molti simboli che conservano una certa importanza nel corso del romanzo: il simbolo del libro, il più temuto e oltraggiato nemico dello Stato, è significativo. I libri rappresentano la conoscenza e la consapevolezza, ma sono illegali. Se trovati venivano bruciati, così come le case nelle quali erano custoditi. Tuttavia, Montag si trova attratto dai libri e si chiede che cosa porti i loro proprietari, come l’anziana signora, a bruciare tra le fiamme insieme a loro invece di abbandonarli. Nel paragrafo iniziale, Bradbury paragona le pagine bruciate dei libri alle ali di un uccello. Questa prima allusione agli uccelli e al volo testimonia l’abilità dei libri di incitare alla libertà.Il titolo di questa sezione ‘Il focolare e la salamandra’ allude al fuoco, strumento di distruzione che censura la conoscenza e le idee. Il focolare è il luogo dove il fuoco nasce e brucia più forte; al contrario, la salamandra è una lucertola che si dice sopravviva alle fiamme, quindi allude all’incapacità del fuoco di schiacciare la libertà di pensiero. Montag si batte contro la censura, anche se circondato dalle fiamme come la salamandra. Il fuoco rappresenta la purificazione dato che è usato per liberare la società da ciò che è indesiderato. I libri e i luoghi dove sono nascosti vengono distrutti da esso, sradicati dall’esistenza, così da non contaminare la società. Nella sua lunga discussione con Montag, il capitano Beatty fa riferimento alla pratica standard di cremare subito i morti così la società non è appesantita né dalla cura delle salme né dal ricordo del passato. Più tardi, Montag arriva a conoscere la verità riguardo alla società e riconosce il fuoco come una forma di oppressione, un mezzo per reprimere la conoscenza nei libri. Il fuoco rappresenta anche la consapevolezza e la memoria. Salutando i pompieri, l’anziana signora, che più tardi morirà tra le fiamme insieme ai suoi libri come martire per la libertà di pensiero, cita il vescovo Hugh Latimer, bruciato al rogo per eresia nel sedicesimo secolo, dicendo “… accenderemo in Inghilterra una candela così luminosa che confido non verrà mai spenta”. Questa citazione suona veritiera per Montag, che più tardi lamenta “Hai mai visto una casa bruciare? Continua a fumare per giorni. Per me, questo incendio durerà tutta la vita”. Il fuoco è anche importante per la sua capacità trasformativa. Nel paragrafo iniziale l’autore fa riferimento al piacere che Montag prova nel vedere le cose trasformate dal fuoco. In modo simile, Montag cambia a ogni fuoco che appicca. L’acqua, la forza opposta al fuoco, diventa metafora della fuga. Millie cerca sempre di sottrarsi alla possibilità di pensare e usa le “radioconchiglie” per distrarsi durante la notte. Bradbury descrive così il rapporto di Mildred con questi apparecchi: “miniradio compatte da cui esce un oceano di suoni elettronici […] che approdavano sulla riva della sua mente insonne […] Ogni notte le onde entravano in lei e la portavano su grandi maree di suoni, cullandola a occhi sbarrati fino al mattino. Negli ultimi due anni non c’era stata notte che Mildred non avesse nuotato in quel mare […]”. Alla fine anche Montag riesce a fuggire passando per il fiume, ma sta scappando da una società oppressiva e non dalla realtà. Dopo aver chiesto a Clarisse perché cammina sotto la pioggia e raccoglie le gocce d’acqua in bocca, Montag inizia a mettere in dubbio sé stesso, la sua carriera e il suo matrimonio. Nel mentre, Montag reclina la testa indietro e, per la prima volta, beve le gocce di pioggia. In aggiunta, in “Il focolare e la salamandra” ci sono allusioni all’occhio che monitora le persone che vivono nella realtà distopica di Montag. Quando i paramedici fanno la lavanda gastrica a Millie, Montag nota che lo strumento che usano assomiglia a un serpente attorcigliato e meccanico con un occhio solo. Il capitano Beatty personifica l’oppressione pervasiva, poiché sa che Montag è malato e che custodisce dei libri ancora prima che qualcuno glielo dica. Il Segugio Meccanico, con la sua capacità di scovare e annientare le persone dal loro odore, è ancora un altro simbolo del perenne monitoraggio da parte dello stato totalitario. Perfino Clarisse, in modo innocente, ricorda a Montag che “…c’è un uomo sulla faccia della luna” che li guarda continuamente.