Fahrenheit 451

Fahrenheit 451 Riassunto e analisi di di Fahrenheit 451, Parte seconda

Parte seconda: La sabbia e il setaccio

Riassunto

Montag trascorre il resto del piovoso pomeriggio leggendo libri con fare nervoso, mentre Millie resta pigramente seduta. Mentre sta leggendo, gli viene spesso in mente Clarisse. A un certo punto, la coppia, già innervosita, è destata da un rumore provenire dalla porta. Millie lo ignora dicendo che “è solo un cane”, ma Montag sa che si tratta del Segugio Meccanico. Fortunatamente il segugio se ne va senza interferire. Millie afferma che non c’è motivo di leggere libri e che la loro casa verrà bruciata se qualcuno scopre i libri che tengono nascosti. Montag inveisce, affermando che loro non hanno proprio idea di cosa stia succedendo nel mondo e coloro che cercano di imparare vengono rapidamente azzittiti, proprio come Clarisse e l’anziana signora. Parla poi delle guerre in corso e di come le persone nel mondo lavorino duramente e muoiano di fame mentre loro stanno bene e si dedicano esclusivamente al divertimento. Il telefono che squilla lo interrompe. Risponde Millie e viene immediatamente rapita da una conversazione riguardo uno sciocco programma televisivo. Mentre Millie è intenta a chiacchierare, Montag si domanda quale sia il passo successivo da compiere. Si ricorda di un incontro con un uomo più anziano un anno addietro, in un parco. Era un ex professore di inglese (tutte le facoltà di lettere e filosofia erano state chiuse una quarantina di anni prima) di nome Faber. Era chiaro a Montag che il vecchio signore si era infilato un libro sotto al cappotto, ma il pompiere non fece nulla. Le parole di Faber gli risuonavano nella testa, “io non parlo di cose, signore, io parlo del significato delle cose. Siedo qui e so di essere vivo”. Montag si ricorda di avere preso il recapito di Faber e va a recuperarlo; lo chiama con un altro numero e Faber è scioccato al sentirlo. Montag gli chiede quante copie del libro rubato all’anziana signora sono rimaste nel Paese e Faber gli dice che non ne sono rimaste altre e, con fare nervoso, chiude la chiamata. Quando Millie e Montag concludono le rispettive conversazioni telefoniche, Millie si è ormai dimenticata dei libri e pensa piuttosto alle amiche in arrivo con cui guardare insieme la televisione, mentre l’ansia di Montag per i libri è cresciuta. Mentre Montag sta decidendo quale dei libri in suo possesso consegnare a Beatty, si chiede se il capo, che sembra sapere molto su di lui, sappia anche quali siano i libri della sua raccolta. Millie lo supplica in tutta risposta di disfarsi non solo di uno, ma di tutti quanti i libri. Montag prende infine la decisione, dopo avere chiesto conferma a Faber, di prendere la copia della Bibbia, unico esemplare rimasto nel Paese, per farne fare una copia da Faber e in seguito consegnarlo a Beatty. Andandosene, chiede a Millie riguardo i suoi amati personaggi televisivi; le domanda se questi la amano, cosa che ovviamente non possono fare. Lei è confusa da queste domande, mentre lui è rattristato che la moglie sia così distaccata dalla realtà. Montag prende la metropolitana per raggiungere l’appartamento di Faber. Sulla strada, si rende conto di quanto sia diventato insensibile al mondo e si domanda se mai ritroverà il suo scopo nella vita. Gli ritorna alla mente la frustrazione che provava quando da bambino tentava invano di riempire un setaccio con la sabbia. Si decide a leggere e memorizzare la Bibbia che porta con sé prima di doverla riportare a Beatty, ma si scopre incapace di ricordare quello che legge, proprio come il setaccio non è in grado di trattenere la sabbia. Diventa sempre più frustrato dato che i suoi tentativi di rimanere concentrato vengono ostacolati dal jingle della pubblicità del dentifricio che viene incessantemente trasmessa in metropolitana.Quando Montag arriva a casa di Faber, questi all’inizio è titubante ma poi lo fa entrare dopo essersi accertato che sia solo. Montag dice all’anziano professore concentrato a osservare la Bibbia che è l’unico in grado di aiutarlo. Questi riflette sull’immagine di Cristo in televisione e ricorda che “c’erano una quantità di bei libri allora, prima che decidessimo di eliminarli”. Faber afferma di essere un codardo per non aver protestato quando stavano iniziando a censurare i libri. Montag gli chiede di aiutarlo a capire ciò che legge, lamentando che la società sta perdendo qualcosa di fondamentale che permetteva alle persone di fare esperienza della vera felicità. Faber spiega che la superficialità della società non è soltanto da attribuire all’essersi liberati dei libri; piuttosto è la qualità dell’introspezione, del mistero e della meraviglia che si trova nei libri che già manca nelle società. Faber afferma che i libri sono temuti perché “mostrano i pori sulla faccia della vita” e fanno sentire le persone non a proprio agio. Ciò di cui ha bisogno il mondo, secondo Faber, è la qualità dell’informazione come quella che si trova nei libri, il piacere di analizzarli e capirli e il diritto di agire in base a quanto viene compreso. Montag e Faber escogitano un piano per abbattere il sistema oppressivo piazzando libri nelle case dei pompieri in giro per il Paese e denunciandoli, così da scuotere la fiducia del popolo in questi uomini al contempo temuti e celebrati per il loro compito di “proteggere” il Paese dai pericoli dei libri. Tuttavia, Faber abbandona l’idea, dicendo che la gente si sta divertendo troppo per preoccuparsi di questa faccenda. Al contrario, suggerisce di aspettare che la guerra imminente faccia collassare la società così che possano ricominciare da capo. Il vecchio uomo è ovviamente frustrato e demoralizzato dallo stato delle cose e si sente senza possibilità di agire. Montag, nel tentativo di risvegliare la passione di Faber nascosta da qualche parte dentro di lui, inizia a strappare pagine della Bibbia. Faber lo prega di fermarsi e infine dà l’assenso a ingaggiare un vecchio amico a stampare copie di libri per loro. Montag teme che quando ritorneranno alla caserma dei pompieri il capitano Beatty, con la sua retorica, lo convincerà che bruciare i libri è di altissima pubblica utilità. Faber dà a Montag una ricetrasmittente piccola e verde, a forma di proiettile, di sua invenzione, simile alle “radioconchiglie” di cui va pazza Millie. Decidono di comunicare via radio e così, dal comfort di casa sua, Faber ascolterà tutto quello che Montag fa e gli darà dei suggerimenti su come comportarsi.Montag torna a casa; sta mangiando da solo in cucina quando le amiche di Mildred, la signora Phelps e la signora Bowles, arrivano per guardare la televisione con Millie. Montag, infastidito dalle sciocche amenità e dalla mancanza di consapevolezza del mondo intorno a loro, stacca la televisione e cerca di coinvolgerle in una discussione riguardo la guerra imminente. La signora Phelps non è preoccupata per il suo terzo marito, che è andato in guerra, e le altre rapidamente spostano la conversazione su un recente programma televisivo. Montag non demorde, chiedendo alle donne a proposito dei figli. La signora Phelps non ne ha, mentre la signora Bowles ne ha due, per i quali non prova amore. La conversazione vira sulla politica e Montag è disgustato dal sentire le donne parlare di come hanno votato il presidente in carica, solo perché era il più affascinante tra i due candidati. Poi Montag recupera un libro di poesia, alla cui presenza Millie, scioccata, spiega che a ogni pompiere è concesso portare a casa un libro all’anno per vedere quanto tutto era assurdo un tempo. Su indicazioni di Faber, Montag afferma che è vero e procede nella lettura della poesia “La spiaggia di Dover”. Quando finisce, la signora Phelps sta piangendo sebbene non sappia spiegarne il motivo, e la signora Bowles è arrabbiata con Montag per aver causato dei problemi. Mildred cerca di calmare tutti, ma le donne sono piuttosto scosse e se ne vanno. Una volta andate via, Montag le critica dicendo loro di pensare alla qualità delle loro vite. Mildred va al bagno a prendere i suoi sonniferi e Montag si toglie la ricetrasmittente dall’orecchio, visto che Faber lo prega di fermarsi, sicuro che si sia cacciato nei guai. Prima che Montag vada al lavoro, recupera i suoi libri da dietro il frigorifero e si accorge che ne mancano alcuni; si rende conto che Millie deve aver iniziato a metterli nell’inceneritore. Nasconde i restanti libri nel retro del giardino e se ne va. Si rimette la ricetrasmittente all’orecchio e Faber gli consiglia di comportarsi normalmente e restare rilassato quando arriverà alla caserma dei pompieri. Montag è nervoso quando arriva al lavoro. Il Segugio Meccanico se n’è andato; Montag, senza dire una parola, consegna un libro a Beatty e si siede a giocare a carte con lui e con l’altro collega. Beatty inizia a provocare Montag con parole sprezzanti contro i libri e citando scrittori della letteratura. Faber continua a consigliargli di restare calmo, ma lui fa fatica. Suona l’allarme e vanno a rispondere: quando giungono sul luogo Montag scopre che si tratta di casa sua. AnalisiIn “La sabbia e il setaccio” si assiste alla continua consapevolezza di una transizione per Montag. Il titolo di questa sezione costituisce una metafora della frustrazione che prova Montag nel non riuscire a cogliere ciò che è vero nel mondo. Attraverso il ricordo, quando Montag si trova in metropolitana, il lettore lo vede come un giovane ragazzo, alla disperata ricerca di riempire il setaccio di sabbia: un compito impossibile. Ugualmente, Montag si sente frustrato, come se fosse una specie di setaccio incapace di trattenere quello che legge dalla Bibbia, per quanto duramente ci provi. In senso generale, diventa chiaro che non sono soltanto le parole della Bibbia, ma la verità in generale che Montag trova difficile acquisire; perciò è frustrato perché non può sentirsi completo. Al contrario, Millie e gli altri sono anche loro dei setacci, incapaci e non intenzionati a raccogliere informazioni, perfino quando vengono rese facilmente accessibili. L’introduzione del personaggio di Faber nel romanzo è piuttosto significativa: il vecchio rappresenta la conoscenza; è istruito e capisce che la censura dei libri ha reso le persone meno illuminate, non l’opposto. La maggior parte delle immagini associate a Faber sono legate al colore bianco: le pareti di casa, la pelle, i capelli, la barba e gli occhi sono tutti descritti come bianchi. Il suo personaggio è quindi dipinto come puro e autentico tra le innovazioni tecnologiche che hanno contaminato le menti e i caratteri di tutti gli altri. Faber è paragonato all’acqua, un’entità purificante e rinnovante, che insieme al fuoco associato a Montag, dovrebbe idealmente dare origine al “vino” della verità e della conoscenza. È ironico che Faber dica a Montag che il mondo ha bisogno del tempo libero, oltre all’informazione e al diritto di agire seguendo il libero pensiero, perché l’ozio nel mondo del romanzo è proprio qualcosa che a nessuno manca. In questo punto, Bradbury fa una distinzione tra il tempo libero concesso dalla tecnologia e il desiderio e la conoscenza di usarlo in modo produttivo. Il tema dell’autodistruzione ricorre in tutta questa sezione del romanzo. Il lettore vede Millie attraverso gli occhi di suo marito, come “una bambola di cera che si scioglie nel suo stesso calore”. Usando le immagini del calore e del fuoco, Bradbury presenta una Millie che promuove la sua stessa distruzione scegliendo di ignorare e abbandonare la realtà piuttosto che cercare la verità, come suo marito aspira a fare. Nonostante le sue intenzioni, vediamo Montag mostrare una tendenza all’autodistruzione quando insiste nel coinvolgere Millie e le sue amiche nella lettura di una poesia, sebbene Faber lo metta in guardia. Il tema dell’autodistruzione è presente anche durante la conversazione iniziale tra Montag e Faber, nell’appartamento di quest’ultimo, quando questi commenta il piano proposto dall’altro con la frase “la salamandra che si mangia la coda”. Questa immagine racchiude sia il simbolo ufficiale dei pompieri sia l’idea di autodistruzione presente in tutta la seconda parte del romanzo. Il disprezzo di Montag per le amiche della moglie rappresenta un microcosmo del suo disprezzo verso tutta la società. L’egoismo delle donne, che emerge dalla noncuranza verso la guerra imminente nella quale i mariti combatteranno e dalla trascuratezza per i figli, è allineato con le attitudini prevalenti di una società in cui l’unica priorità è mantenere l’illusione della felicità. Questa falsa felicità è simboleggiata da “i larghi sorrisi del Gatto del Cheshire” portati dalle donne. Il lettore è consapevole che la felicità personale è solo un’illusione in questa società, ricordando la convinzione di Montag che il suo “sorriso sulla bocca” non contorce più la sua faccia. Montag scopre che non è veramente felice, ma la moglie e le sue amiche sono incapaci di vedere la verità. Al lavoro Montag ha a che fare con una raffica di citazioni letterarie pronunciate da Beatty, che scredita i libri e il loro valore. Nel frattempo, Faber parla all’orecchio di Montag via radio, spronandolo a tenere a freno la lingua e a non accettare le sfide di Beatty. Questa scena, nella quale il lettore può quasi vedere Faber come l’angelo e Beatty come il diavolo che competono per ottenere il supporto e l’attenzione di Montag, simboleggia la lotta in corso tra il bene e il male che, fino ad ora, si è accanita nella mente di Montag. In sintonia con il suo tono agitato, “Il setaccio e la sabbia” finisce con il climax della vicenda: l’arrivo dei pompieri a casa di Montag. A questo punto Montag è definitivamente allontanato dalla sua vecchia vita: allontanandosi dalla legge, scegliendo i libri e la verità piuttosto che l’illusione della felicità che aveva abbracciato una volta, Montag perderà la sua casa e il suo sostentamento.