Canto di Natale

Canto di Natale Riassunto e analisi di - Strofa Prima

Riassunto

Jacob Marley, socio in affari di Ebenezer Scrooge, muore sette anni prima che la narrazione abbia inizio. In una povera vigilia di Natale, Scrooge, un freddo e scortese taccagno, sta lavorando nel suo ufficio e, allo stesso tempo, sta tenendo d’occhio il suo impiegato, un uomo minuto di nome Bob Cratchit. D’improvviso, suo nipote Fred piomba nell’edificio e augura allo zio un buon Natale; tuttavia, questi gli risponde con uno sprezzante “Bah! Sciocchezze”. L’uomo crede infatti che il Natale sia un giorno uguale agli altri, in cui tutti debbano pagare comunque i propri conti. Il nipote ribatte con la sua visione della festività, che secondo lui è un “bel giorno, un giorno in cui ci si vuol bene, si fa la carità, si perdona e ci si spassa”. Il giovane invita poi lo zio a pranzare da lui il giorno dopo, ma Scrooge rifiuta.

Dopo che il nipote ha lasciato l’edificio, due corpulenti gentiluomini entrano e chiedono a Scrooge di donare una somma di denaro per i poveri, come simbolo di carità. Ebenezer ritiene che le prigioni e le workhouse siano sufficienti e li congeda. Nel frattempo, fuori fa sempre più freddo e un ragazzo tenta di cantare carole natalizie alla porta di Scrooge, ma il vecchio lo scaccia. Al termine della giornata, Ebenezer chiude l’ufficio e dice a Cratchit che si aspetta che il giorno dopo lui lavori. L’impiegato si incammina verso casa.

Scrooge chiude la sua tetra routine quotidiana cenando in una taverna e facendo poi ritorno alla sua casa buia. Raggiunto l’uscio, il vecchio vede per qualche secondo il viso di Marley sostituire il battente della porta d’ingresso, prima che torni a essere un batacchio. L’evento paralizza Ebenezer, ma la situazione si risolve quando si convince di non provare paura. Ma le stranezze non finiscono qui: entra in casa e, mentre sale le gradinate, pensa di scorgere un carro mortuario precederlo sulle scale. Controlla allora tutte le camere per assicurarsi che non ci sia nessuno. Compiuta questa operazione, si scalda davanti a un piccolo fuoco. A un certo punto, un campanello nella stanza inizia a suonare e presto tutti gli altri presenti nella casa fanno lo stesso. Dopo qualche tempo si fermano e Scrooge ode la porta della cantina aprirsi.

D’improvviso, il fantasma di Marley, trasparente e stretto in una lunga catena fatta di scrigni, chiavi, lucchetti, libri mastri, atti di proprietà e pesanti borse, si fa strada nella stanza. Scrooge afferma di non credere agli spettri, ma presto ammette di farlo. Marley gli dice che il suo spirito ha vagato dal momento della sua morte come punizione per essere stato ossessionato, mentre era in vita, dagli affari e non dalle persone. Marley visita l’ex socio per metterlo in guardia e, forse, per salvarlo dalla sua stessa fine. Gli dice inoltre che tre Spiriti gli faranno visita per le tre notti successive. Marley fa suoni incoerenti e penosi e poi se ne va. Ebenezer guarda fuori dalla finestra e vede il cielo riempito di altri fantasmi in catene, alcuni dei quali gli sono familiari, che piangono per la loro incapacità di connettersi con gli altri. Detto ciò, va a dormire.

Analisi

Canto di Natale è principalmente un’allegoria cristiana che rappresenta la redenzione propria, come dice Fred, del “bel giorno, un giorno in cui ci si vuol bene, si fa la carità, si perdona e ci si spassa”. Scrooge è un tirchio uomo d’affari che rappresenta i più avidi impulsi dei ricchi dell’Inghilterra vittoriana. Il vecchio è d’accordo con le linee guida delle Poor Laws, che opprimono i ceti più bassi, e nulla smuove il suo spirito se non i soldi. Cratchit è emblema della classe indigente, un umile e impotente uomo che non ha scelta se non prostrarsi davanti alle pretese del suo capo.

Tuttavia, al di sotto della semplice allegoria cristiana, Dickens investiga la natura complicata del tempo in un sistema capitalista. I riferimenti a simboli temporali sono numerosi in questa parte: i campanelli annunciano l’arrivo di Marley e perfino la ripetitiva asserzione della morte di quest’ultimo all’inizio enfatizza l’oggi in cui Scrooge è incastrato.

Ma perché il tempo presente? Il capitalismo funziona nell’oggi. Sempre attento all’orologio, a quanto tempo è passato e a quanto ne rimane, il capitalismo si preoccupa principalmente di cosa si possa fare nel momento presente per accumulare denaro. Scrooge pensa che il periodo natalizio sia semplicemente “un tempo capitalista”, per coniare una frase, mentre Fred crede che ne costituisca un allontanamento.

Quindi, il problema di Scrooge legato al tempo rappresenta la sua incapacità di afferrare una versione più umana dell’oggi. Per di più, non è in grado di combinare i tre periodi temporali, passato, presente e futuro, in un’unica visione salvifica dell’umanità. Scrooge anticipa il concetto di epifania quando chiede che tutti e tre gli Spiriti gli vengano mandati contemporaneamente: forse la rivelazione in qualche modo dipende dal tempo concepito in un modo universale.

Dickens inoltre struttura Canto di Natale con la notazione musicale di cinque strofe. La scelta dell’autore di chiamare la sua storia come una canzone enfatizza il tema condiviso che i coristi natalizi raramente intonano melodie da soli e forse per dare un contenuto temporale all’opera, visto che le canzoni sono forme temporali che dipendono dalla ripetizione corale.

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