Riassunto
Scrooge si desta appena la campana batte l’una ed è subito pronto per l’arrivo del secondo Spirito. Dopo qualche tempo, scorge una luce provenire dalla stanza adiacente e una strana voce lo invita a entrare. Quando Ebenezer lo fa, scopre che la camera è addobbata con decorazioni natalizie e vede un banchetto. Un fantasma gigante si presenta come lo Spirito del Natale presente e dice al vecchio di toccare la sua veste. Appena questi lo fa, vengono catapultati in strada la mattina di Natale, dove, a dispetto del tempo uggioso, le persone sono gioiose e si divertono nella neve mentre i negozianti distribuiscono cibo delizioso. Le persone portano via con sé la cena e, di tanto in tanto, si scontrano gli uni gli altri accidentalmente e litigano. Tuttavia, appena lo Spirito li cosparge con poche gocce d’acqua dalla sua inusuale torcia, la pace è presto fatta.
Lo Spirito porta poi Scrooge alla modesta abitazione di Bob Cratchit. La sua famiglia, vestita dei suoi abiti migliori, attende che il capofamiglia torni dalla chiesa prima di mangiare. Presto, l’impiegato di Ebenezer arriva con Tim, piccolo di casa e storpio. La famiglia parla del suo buon cuore e del fatto che stia crescendo forte, per poi avvicinarsi a uno splendido pasto. Quando Scrooge chiede del destino del bambino, lo Spirito lo informa che, a meno che il futuro non cambi, il piccolo Tim morirà. Durante il pasto, Mrs Cratchit maledice Scrooge, ma il marito le ricorda che è Natale.
Lo Spirito accompagna Ebenezer a diversi altri pasti natalizi e felici in città, e pure alle celebrazioni della festività nella casa di un minatore, in un faro e su una nave. Scrooge viene poi scortato presso l’abitazione di Fred, in cui quest’ultimo dice alla sua bella moglie e alle sorelle che è dispiaciuto per lo zio, dal momento che la sua indole tirchia e detestabile lo priva del piacere nella vita. Il nipote suona una melodia con l’arpa, che addolcisce il cuore di Scrooge. Pure lo zio partecipa a qualcuno dei loro giochi, sebbene gli ospiti non siano consapevoli della sua muta presenza.
Lo Spirito del Natale presente distoglie Scrooge da quei momenti ludici per portarlo a visitare altre scene festose, tutte gioiose nonostante contesti poco abbienti. Come si spostano, lo Spirito invecchia e dice al suo compagno di viaggio che la sua vita è breve e che morirà a mezzanotte. D’improvviso, un bambino e una bambina, laceri, dall’aspetto malato e indigenti, strisciano fuori dalla sua veste. Lo Spirito informa Ebenezer che si chiamano Ignoranza e Miseria, sono figli dell’Uomo e lo avvisa di prestare particolare attenzione al primo sulla cui fronte c’è scritta la parola “dannazione”. Incoraggia poi Scrooge a respingere l’ignoranza in sé stesso e negli altri. Appena Ebenezer chiede se i bambini abbiano un rifugio, lo Spirito gli risponde con le stesse parole che il vecchio ha pronunciato all’inizio della narrazione: “E non ci son forse prigioni? Non ci son forse case di lavoro?”. La campana batte le dodici, lo Spirito scompare e Scrooge vede un “solenne fantasma, ammantato e incappucciato” avanzare.
Analisi
In Canto di Natale, si nota poca attenzione alla cerimonia religiosa. Al contrario, Dickens si focalizza sulla sua natura festosa, sebbene gli ideali cristiani di amore e sacrificio siano messi in evidenza. Le descrizioni sontuose di pasti pomposi e i resoconti chiassosi dei giochi dominano questa strofa, visto che mangiare e giocare implicano il piacere sia dell’individuo sia della comunità. L’autore intende qui mostrare che il donare non svuota chi compie l’azione, anzi lo arricchisce.
La scena più celebre di questa strofa è il pasto della famiglia Cratchit. L’amore sconfigge la povertà nel ritratto sentimentale che Dickens fa dei Cratchit, anche se l’autore aggiunge una nota oscura alla fine, quando rivela che il piccolo Tim morirà qualora il futuro non dovesse cambiare. Un altro elemento di presagio è la scritta “dannazione” sulla fronte di Ignoranza. In entrambi i casi, lo Spirito instilla nell’animo di Scrooge un interesse nel modificare il futuro.
Pertanto, Canto di Natale celebra la possibilità che tutti possano redimersi, promuove l’idea che non è mai troppo tardi per imparare ad amare ed eleva l’importanza del libero arbitrio. Facendo questo, Dickens fornisce la speranza per la società inglese vittoriana di colmare il divario tra ricchi e poveri e capovolge le Poor Laws che tengono il ceto basso in catene.
Inoltre, la vita dello Spirito che dura solo un giorno ricorda a Scrooge e al lettore che si deve agire velocemente se si vuole modificare il presente. A differenza di prima, quando Scrooge era preoccupato dell’adesso solo nella misura in cui era legato alla transazione di denaro, inizia a vederlo come un “cogliere l’attimo”, come l’opportunità di cambiare le vite dei meno fortunati, nell’immediato.