Canto di Natale

Canto di Natale Riassunto e analisi di - Strofa Quarta

Riassunto

Lo Spirito del Natale futuro si approccia con solennità a Scrooge, avvolto in una veste nera. Risponde alla domanda di Ebenezer, “Sono io in presenza dello Spirito di Natale futuro?”, con il silenzio e gli fa cenno di seguirlo. D’improvviso, appaiono in città e odono alcuni uomini d’affari che discutono della morte di qualcuno con naturalezza e scherzosamente. Scrooge si chiede perché lo Spirito gli stia mostrando quelle conversazioni e quale rilevanza abbiano nel suo futuro. Tuttavia, non vede sé stesso tra la folla.

La coppia si dirige attraverso una povera e cadente parte della città. In un negozio, diverse persone si spartiscono degli averi che hanno trafugato da un uomo morto di recente. Il vecchio dice allo Spirito che la sua vita potrebbe finire come quella dell’uomo. La scena cambia e Scrooge è nei pressi del letto del defunto. Ebenezer non ha il coraggio di sollevare il velo che nasconde il viso dell’uomo e di vedere la sua faccia. Scrooge chiede allo Spirito di mostrargli qualcuno che è stato emozionalmente toccato da quella dipartita.

Vengono trasportati alla casa di una coppia giovane, che gioisce dal momento che il loro avido creditore è morto e loro non sono stati rovinati dal debito. Ebenezer chiede allo Spirito di mostrargli qualche atteggiamento di tenerezza collegato alla morte. Nella casa dei Cratchit, Bob è in lutto per la perdita del piccolo Tim, che se n’è andato di recente. Racconta alla famiglia della gentilezza del nipote di Scrooge, Fred, e subito si sente meglio quando parlano della memoria di Tim che rimarrà per sempre nei cuori di tutti.

Ebenezer domanda allo Spirito chi era il defunto che hanno visto, ma l’altro semplicemente lo porta al suo ufficio. Tuttavia, lì qualcuno ha preso il suo posto. La tetra figura vestita di nero mostra poi a Scrooge un cimitero e una tomba specifica. Prima che il vecchio guardi, chiede se queste siano le ombre di cose che saranno o potrebbero essere. Ebenezer crede nella seconda ipotesi, ma lo Spirito non risponde. Scrooge vede il proprio nome sulla lapide e realizza che era lui l’uomo morto di prima. Ebenezer giura di onorare il Natale nel suo cuore e nella sua vita, grazie alle lezioni di passato, presente e futuro, a tal punto da cambiare la sua esistenza. Lo Spirito si restringe, fino a ridursi a un montante del letto.

Analisi

Dickens prosegue nello sviluppo del tema del libero arbitrio che vince sul determinismo. Scrooge capisce che il futuro che gli viene mostrato è modificabile e che può cambiare il suo destino. Di nuovo, questa idea celebra la possibilità che tutti possano redimersi e incoraggia le persone a cambiare i loro brutti modi di fare nell’immediato, al posto di aspettare.

L’autore si concentra inoltre sull’influenza che una persona avrà, anche dopo la morte. Ciò che tira su di morale Bob dopo la dipartita del figlio è che la sua memoria continuerà a vivere e ricorderà a tutti ciò che di buono c’è nel mondo. Al contrario, l’unica gioia che l’esistenza di Scrooge darà agli altri dopo la sua morte verrà dall’acquisizione dei suoi beni materiali o dal decadimento dei debiti, non dal suo ricordo.

Alla fine Ebenezer vive un’epifania di redenzione, a cui è stato gradualmente portato attraverso i suoi viaggi nel passato, presente e futuro. Tuttavia, una rivelazione, per definizione, è qualcosa di improvviso. Come si potrebbe chiamare l’avventura di Scrooge, durata presumibilmente tre giorni, un’epifania? Da quanto si vede nella Strofa Quinta, tutte le visite spettrali hanno luogo nel giro di una notte. Nel momento, però, in cui Ebenezer impara ad assimilare passato, presente e futuro nella sua vita, i viaggi acquistano una dimensione temporale diversa: i tre fantasmi arrivano da Scrooge nella frazione di un momento, forse perfino tutti insieme. Per Dickens, pertanto, l’epifania è una rivelazione improvvisa, che abbraccia l’assoluto.

Le altre due definizioni di epifania hanno associazioni con Canto di Natale. L’Epifania, il sei di gennaio, è la festiva commemorazione della venuta dei Magi, quali prima manifestazione di Cristo alle genti. Epifania vuol dire anche l’apparizione o la manifestazione in particolare di un essere divino, e gli Spiriti certamente rientrano in questa categoria.

In più, il silente Spirito del Natale futuro assomiglia molto al tristo mietitore e ha simili poteri divini che impiega nel suo giudizio finale delle vite umane. Coloro che conducono vite virtuose, come il piccolo Tim, andranno in paradiso e verranno commemorati sulla Terra, mentre chi conduce vite empie, come Scrooge, andrà all’inferno e verrà denigrato dai vivi.