L'abbazia di Northanger

L'abbazia di Northanger Riassunto e analisi di di Volume 2, Capitoli 10-16

Riassunto

Capitolo 10

In apertura del capitolo dieci Catherine si dimostra pentita dei suoi errati sospetti sul generale Tilney. Si ripromette così di essere più razionale nel giudicare gli altri in futuro. Presto la giovane si dimentica dei suoi sospetti e si ricorda che Isabella deve ancora scriverle da Bath. Le sue preoccupazioni trovano conferma quando riceve una lettera da James in cui il fratello sostiene che il suo fidanzamento si è rotto e condanna Isabella per averlo reso un uomo miserabile. La cosa più scioccante di tutte è che il fratello afferma che la sua futura moglie è ora fidanzata con il capitano Tilney. Catherine è naturalmente sconvolta dalla notizia. Dopo aver pianto al tavolo della colazione, non ha scelta se non condividere il contenuto della lettera del fratello con Henry e Miss Tilney. Il primo sostiene non sia possibile che il capitano sposi Isabella dal momento che la giovane non ha dote, ma si lascia temporaneamente convincere dopo aver letto la missiva di James. Entrambi i figli Tilney disapprovano la condotta di Isabella. Catherine si rende conto che l’amica vuole sposarsi solo per migliorare il suo status sociale. Tuttavia, dopo averci riflettuto, la giovane Morland realizza che non si sente afflitta per la perdita dell’amicizia di Isabella. Dopo tutto, quest’ultima non è mai stata una vera amica.

Capitolo 11

Mentre le speculazioni su Isabella e il capitano Tilney continuano a occupare la casa, Catherine aspetta che il maggiore dei Tilney faccia il suo rientro per annunciare il suo fidanzamento. Sta ancora attendendo quando il generale annuncia che andranno a fare visita a Henry, a Woodston, per mangiare tutti insieme. Henry lascia l’abbazia di Northanger in anticipo per prepararsi all’arrivo dei suoi ospiti (nonostante l’insistenza del padre che mangino in modo semplice, Henry sa che apprezzerà solo i piatti più fini).

Quando Catherine fa visita a Woodston con i Tilney, trova la casa e il villaggio vicino molto affascinanti. Per quanto riguarda la canonica, la giovane è particolarmente colpita da una sala vuota che ha bisogno di essere ammobiliata. Le finestre di questa stanza hanno una gradevole vista, che dà sui verdi campi, e il generale Tilney dice “che sarà ammobiliata molto presto; aspetta solo i gusti di una signora”. Catherine interpreta questo messaggio come un segno dell’approvazione del generale di lei come futura moglie di Henry. La giovane lascia Woodston chiedendosi se il ragazzo condivida l’ammirazione del padre e se desideri che lei sia la signora della casa.

Capitolo 12

Isabella invia a Catherine una lettera inaspettata all’inizio del capitolo dodici. Nella missiva, Isabella prega l’amica che sistemi le cose e tenti una riconciliazione tra lei e James. La giovane Thorpe inoltre rivela che il capitano Tilney ha lasciato Bath per ricongiungersi al suo reggimento. Prima di andarsene, ha smesso di corteggiarla e ha passato gli ultimi due giorni accompagnando un’altra giovane donna. Isabella esprime il suo sdegno per il capitano Tilney e racconta all’amica che teme che James “​​se la sia presa a male per qualcosa nel mio comportamento”.

Catherine vede nella lettera di Isabella un appello vuoto, ipocrita e ricco di contraddizioni. Non le risponde e fa sapere ai fratelli Tilney che il capitano è al sicuro dalle trame di Isabella. La giovane Morland chiede a Henry perché il fratello le abbia prestato così tanta attenzione e l’altro ammette che il capitano l’ha fatto solo “per divertirsi”. Henry loda Catherine per essere stata dalla parte di suo fratello James e “quegli elogi avevano liberato Catherine da ulteriori amarezze”.

Capitolo 13

Il generale lascia l’abbazia di Northanger per visitare Londra e in sua assenza Catherine passa dei momenti meravigliosi con Henry e Miss Tilney. La giovane ospite è d’accordo di stare all’abbazia di Northanger per un altro mese e inizia a pensare che Henry ricambi il suo affetto. Tuttavia, quest’ultimo non può rimanere a Northanger dal momento che deve ottemperare ai suoi doveri a Woodston. In sua assenza, il generale torna da Londra e dice alla figlia che devono partire per un improvviso viaggio per fare visita ad amici di famiglia a Hereford. A peggiorare le cose, il padrone di Northanger caccia Catherine dalla tenuta prima che la famiglia parta. La giovane Morland scopre che lui ha già pianificato che una carrozza la prelevi alle sette della mattina successiva. Catherine è sconcertata dalla maleducazione del generale Tilney e dal suo inaspettato comportamento ed Eleanor è similmente sconvolta. Le due ragazze impacchettano le cose di Catherine in silenzio la mattina dopo e la giovane Morland prende in prestito dei soldi per il viaggio verso casa. Le due promettono di scriversi l’un l’altra, ma questo non diminuisce il dolore di separarsi con così poco preavviso.

Capitolo 14

Catherine continua a scervellarsi sulla decisione del generale Tilney di allontanarla forzatamente dall’abbazia di Northanger. La giovane si chiede se abbia scoperto i suoi errati sospetti su di lui ma decide che questo è fortemente improbabile. Tuttavia, Catherine torna alla sua casa di famiglia “in solitudine e in disgrazia”. I suoi familiari la confortano, nonostante anche loro si interroghino sul perché il generale sia venuto meno all’etichetta sociale. Catherine ha difficoltà a riadattarsi alla vita di casa, dal momento che le manca la tenuta e in particolare Henry. I suoi genitori non sospettano che la figlia provi ancora qualcosa per il giovane. Per distrarsi Catherine fa visita agli Allen che sono tornati dalla loro vacanza a Bath. La signora Allen afferma ripetutamente di non sopportare il generale, ma la sua solidarietà non fa sentire meglio Catherine.

Capitolo 15

A casa, a Fullerton, Catherine cerca di dedicarsi alle faccende domestiche quotidiane, ma non riesce a concentrarsi. Sua madre le consiglia di essere contenta a casa, ma non è facile per la figlia darle retta. Per fortuna, Henry arriva a Fullerton per una visita a sorpresa. A quel punto, chiede a Catherine di fare una passeggiata verso la dimora degli Allen. Lungo la strada, le confessa i suoi sentimenti, ottenendo in cambio la promessa dell’affetto della giovane, ma una volta conseguito questo risultato Henry rivela che il padre non approva l’unione. Infatti, il generale Tilney ha cacciato Catherine da casa perché lei non è ricca come lui aveva in origine pensato (e pertanto non rappresenta un buon partito per Henry). Al padre era stata data una falsa impressione della ricchezza di Catherine da John Thorpe. Quest’ultimo è anche colui che in seguito ha smentito il falso ritratto della giovane Morland dopo che lei lo ha ignorato. Indignato dal rozzo comportamento del padre, Henry era corso a Fullerton per fare ammenda con Catherine.

Capitolo 16

I Morland sono molto sorpresi di sentire del fidanzamento di Catherine con Henry. Sono felici che lui sia un uomo onesto e acconsentono al matrimonio. Il generale Tilney cambia idea e dà il suo permesso dopo che la figlia, Miss Tilney, sposa un nobiluomo, ma si arrabbia ulteriormente appena scopre che Catherine sta per ereditare tremila sterline. Henry e la giovane Morland iniziano la loro vita felice insieme, e Jane Austen noti con ironia che l’interferenza del generale potrebbe aver favorito il loro corteggiamento, dando loro più tempo per conoscersi.

Analisi

Nel capitolo dieci della seconda parte l’autrice torna a uno stile più realistico, documentando come le relazioni sociali di Catherine siano cambiate a seguito della sua fantasia gotica. La giovane si rende conto che la sua lettura l’ha influenzata nell’imbastire un’“illusione volontaria e creata da lei stessa”: con il supporto della conoscenza del romanzo di Ann Radcliffe, Catherine ha scelto sé stessa come l’eroina di una dubbiosa trama di omicidio senza considerare i fatti della situazione. Le imperfezioni del generale Tilney non sono di tipo omicida e Catherine si rende conto del pericolo di romanzare la realtà quando è in gioco la reputazione degli altri. Nonostante l’ammonimento di Henry determini la fine della sua fantasticheria gotica, Catherine non torna pienamente alle “ansie della vita di tutti i giorni” fino a che non riceve la lettera di James. Jane Austen ricorda ai suoi lettori la trama che ha sviluppato nella prima parte inserendo la missiva del fratello come un’evidenza della disonestà perpetrata da Isabella. La lettera di James rivela brutalmente a Catherine la falsità di Isabella, ma il lettore non è sorpreso di scoprire che la giovane Thorpe ha rotto il fidanzamento: l’autrice ha reso evidente la sua natura volubile ben prima di questo momento.

Nell’undicesimo capitolo, i sentimenti di rabbia di Catherine verso Isabella vengono leniti quando fa visita a Henry a Woodston. La semplicità del gusto della canonica si pone in netto contrasto con il lusso ostentato dell’abbazia. La possibilità di una futura felicità matrimoniale di Catherine con Henry è presagita dallo stupore della giovane di fronte alla sala vuota, in attesa di essere arredata. Woodston riflette il carattere di Henry e il suo modesto buon gusto, come Northanger riflette il costante desiderio del generale di installare le ultime novità per mostrare la sua ricchezza. Proprio come Isabella, il generale ha investito nelle apparenze esteriori piuttosto che nei meriti interiori.

La lettera di Isabella costituisce il cuore del capitolo dodici. La missiva potrebbe essere interpretata come la controparte poco sincera della precedente comunicazione di James. A contrasto con il tono genuinamente angosciato di James, Isabella tenta di nascondersi dietro la maschera dell’ignoranza. Lei sostiene di non sapere perché il futuro marito sia apparso “infelice” quando ha lasciato la città: Isabella fa un continuo ricorso a sottintesi ed evasioni retoriche nella sua lettera. Per fortuna, Catherine è abbastanza acuta da scorgere la scaltrezza della sua ex amica. La giovane Morland interpreta il messaggio di lei come un tentativo disperato e di cattivo gusto per sfruttare le poche possibilità che ha di tornare con James. Finalmente Catherine si accorge dei “palesi artifici” di Isabella e di tutte le loro implicazioni vergognose, ma preferisce non affrontare le false preoccupazioni espresse nella lettera: ecco perché sceglie di non rispondere.

Nonostante la dissoluzione della fantasia gotica di Catherine sembri portare alla risoluzione della trama centrale che costituisce la seconda parte del romanzo, Jane Austen riapre i terreni per il conflitto quando il generale allontana Catherine da Northanger nel capitolo tredici. Il comportamento del generale Tilney è per sua figlia misterioso e al contempo irritante. Allo stesso modo, Catherine non riesce a individuare alcuna causa evidente per il cambiamento improvviso. Da un giorno all’altro, la giovane si è trasformata agli occhi del generale da ospite favorito a detestabile estraneo. Catherine è impaziente di scoprire la ragione per il suo repentino congedo così come lo era di svelare le circostanze dietro la morte della signora Tilney. Tuttavia, è frustrata dal rifiuto del generale di vederla e dalla mancanza di informazioni di Miss Tilney. Desiderosa di ristabilire un’apparenza di buone maniere, Miss Tilney fa di tutto per mettere a proprio agio la ospite, ma il loro silenzio la mattina della partenza mette in luce l’inefficacia dei convenevoli dell’ultimo minuto. Alcuni critici sostengono che l’allontanamento da parte del generale segni il momento di climax del romanzo.

I capitoli dal quattordici al sedici della seconda parte marcano la veloce risoluzione del romanzo. Tornata a Fullerton, lo struggimento di Catherine per Henry è appagato quando lui fa la sua improvvisa apparizione e le propone di sposarlo. Più tardi, il comportamento maleducato del generale viene spiegato come il risultato di un’avidità errata. A quel punto lei non ha più ragione di chiedersi il perché del suo involontario allontanamento. La salda devozione di Henry è assicurata, come la gioia di Catherine nel fare il suo ingresso nella famiglia Tilney. La rappresentazione di Austen del fidanzamento dei due e del successivo matrimonio è condensato in una breve panoramica degli eventi. Il lettore non apprende alcun dettaglio sul matrimonio. Infatti, Jane Austen racconta “che nell’eloquente compressione delle pagine di fronte a loro, vedranno che stiamo velocemente arrivando tutti insieme alla perfetta felicità”. Le convenzioni del matrimonio finale dettano la conclusione felice del romanzo: l’autrice rimane conscia delle limitazioni della forma da lei scelta, anche se si attiene alle sue regole.