La letteratura gotica ha iniziato a farsi strada come genere letterario nella seconda metà del Diciottesimo secolo. Il castello di Otranto di Horace Walpole (1764) è considerato il primo esempio di romanzo gotico. Il genere ha continuato a essere molto popolare fino a un vero e proprio entusiasmo nel 1800 e il fiorire della letteratura gotica ha permesso, grazie alle sue notevoli caratteristiche, di diventare rapidamente celebre tra lettori e autori. I romanzi gotici di solito coinvolgono una casa o un castello, tipicamente un edificio isolato e vetusto, in cui uno o più personaggi (di solito compresa una giovane donna vergine) si ritrovano in una situazione minacciosa. Spesso è presente il pericolo di una presenza soprannaturale e un cattivo, il più delle volte un uomo anziano dall’oscuro segreto e intenzioni malvagie verso una giovane donna. I racconti gotici sono ambientati spesso fuori dall’Inghilterra, di solito in Paesi fortemente legati alla religione cattolica, come l’Italia o la Spagna. In più, le storie appartenenti a questo genere letterario si svolgono sovente durante il periodo medievale o a volte addirittura prima. La distanza temporale e spaziale ha permesso ai lettori inglesi di sperimentare il piacere di venire spaventati, rimanendo tuttavia sicuri che eventi simili non sarebbero capitati vicino a loro.Durante il periodo in cui la letteratura gotica ha acquisito popolarità, gli autori hanno iniziato a parodiare il genere, celebri sono diversi lavori, come per esempio L’abbazia di Northanger di Jane Austen (1817). Le parodie del gotico spesso hanno canzonato i tropi del melodrammatico e dell’inverosimile tipici del genere e a volte hanno coinvolto un personaggio ingenuo o troppo sveglio da credere che eventi ordinari avessero un significato soprannaturale o minaccioso. Durante il periodo vittoriano il genere gotico si è evoluto per riflettere il cambio nei gusti letterari, come la differenza sociale e gli interessi politici. Molti autori hanno iniziato a scrivere storie dai forti elementi gotici, ma quelle erano ambientate in Inghilterra, come un modo per richiamare l’attenzione sulla possibilità di oscure e pericolose situazioni esistenti all’interno della società inglese. Mentre l’interesse per le figure soprannaturali, come fantasmi e vampiri, continua, a seguito delle teorie sull’evoluzione di Darwin, le persone hanno iniziato a dimostrarsi preoccupate dall’idea della criminalità, dall’infermità ereditaria e dalle storie in cui le ricerche scientifiche hanno portato a distorti e pericolosi antagonisti. Il racconto di Wilde attinge dagli elementi del gotico vittoriano, quasi tornando indietro a una prima tradizione del genere, e utilizza la parodia per muovere critiche politiche e sociali. In origine, il gotico ha pienamente funzionato come metodo per gli autori inglesi e lettori di sottolineare le differenze tra la loro società e ciò che percepivano come fuori moda e credenze obsolete in altre culture europee. Nel racconto di Wilde gli Otis funzionano quali personaggi notevolmente moderni e individui razionali, mentre gli inglesi sono più legati a credenze fuori moda e a vecchi modi di compiere le cose. Il fantasma viene mostrato come ingenuo perché cade vittima dello scherzo che i gemelli gli tirano e pensa che l’immagine spettrale sia reale. Il tiro mancino inoltre si prende gioco della parodia tradizionale gotica in cui un personaggio umano dovrebbe essere colui che interpreta male un evento ordinario, vedendolo come segno di un episodio soprannaturale. Lo stesso fantasma è una figura gotica nel senso proprio della letteratura di genere e nel senso che ha vissuto durante un periodo di tempo (il 1500), ambientazione tipica per un racconto gotico, sebbene non si adatti più ai gusti moderni. Il suo “pubblico”, gli Otis, non è più impressionato o spaventato dai tropi che, con grande soddisfazione del fantasma di Canterville, hanno terrorizzato per secoli le altre vittime. Mentre la maggior parte della storia sembra prendersi gioco del genere a cui appartiene, Wilde, a volte, si mostra piuttosto sincero e serio nell’uso delle convenzioni gotiche. Alla fine, diventa chiaro che Sir Simon è davvero un’anima tormentata e che l’innocenza e la fede di Virginia sono ciò che gli permetteranno di raggiungere la redenzione. L’immagine gotica del funerale di Sir Simon è presentata in modo piuttosto serio, con l’obiettivo di incoraggiare il lettore a provare una certa solennità verso la scena e a sentire pietà per il fantasma, rispetto a suscitare una semplice risata. Nel 1890, solo pochi anni dopo che l’autore ha scritto la storia, Wilde pubblica Il ritratto di Dorian Gray, opera considerata influente nella storia della letteratura gotica e parte di un importante movimento chiamato “gotico decadente”. Nel Fantasma di Canterville Wilde usa le convenzioni gotiche per far ridere il suo pubblico e, allo stesso tempo, esplora il modo in cui dovrebbero essere usate per trasmettere messaggi sulla natura umana.